L’educazione finanziaria, in questi anni, è oggetto di innumerevoli riflessioni e dibattiti che l’hanno resa sempre più un argomento di necessario confronto ed approfondimento tra soggetti pubblici e privati, istituzionali e non. Le due forme principali mediante le quali l’educazione finanziaria è fornita ai cittadini sono l’alfabetizzazione finanziaria e la consulenza generica. L’alfabetizzazione si esplicita in programmi di irrobustimento culturale da parte delle istituzioni pubbliche e private: alle famiglie vengono illustrati i prodotti del mercato, i loro criteri di valutazione e scelta, senza mai sconfinare nella promozione di prodotto (cosa vietata dal Codice del Consumo). L’educazione finanziaria intesa come consulenza generica, invece, parte da un presupposto diverso, ossia che per modificare i comportamenti economici delle persone e delle loro famiglie, non sono sufficienti nozioni ed istruzioni, ma serve un accompagnamento del cittadino nel tempo (cosa che emerge dalle principali ricerche internazionali).
L’ accompagnamento trova la sua massima efficacia se adotta comportamenti conformi agli standard di qualità internazionali (ISO) e nazionali (UNI). Il servizio di educazione finanziaria, a norma UNI 11402, si sviluppa grazie ad una nuova figura, “l’educatore finanziario di qualità”, che aiuta le famiglie ad impostare una buona gestione del bilancio familiare, della protezione, della fine lavoro, dei mutui e dei debiti, degli investimenti per gli obiettivi di vita (casa, studio figli ecc). eQwa supporta l’incontro tra educatori delle organizzazioni sociali, pubblica amministrazione centrale e locale e imprese, rafforzando e diffondendo il modello di educazione finanziaria di qualità nelle città, nelle imprese e nei luoghi del bisogno.